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Il 4°
Reggimento Alpini Paracadutisti "Monte Cervino"

Il primo plotone di alpini
paracadutisti, “specialità nella specialità”,
costituito il 1 settembre 1952 presso la Brigata
alpina “Tridentina” a BRESSANONE, raccoglieva
personale di élite ovvero maestri di sci, guide
alpine, atleti forti, al comando del S.Ten. Claudio
BALDESSARI, noto alpinista e sciatore.
Successivamente, furono costituiti nell’ordine delle
Brigate alpine “Julia”, “Taurinense”, “Cadore”, e
“Orobica”. Il “battesimo della montagna” degli
Alpini Paracadutisti risale al primo lancio sul
ghiacciaio del RUITOR (Val d’AOSTA) effettuato a
3000 metri dal plotone della Brigata alpina
“Tridentina”. L’addestramento degli Alpini
Paracadutisti, sin da allora, prevedeva: - il
conseguimento del brevetto, un tempo presso il
Centro Militare di Paracadutismo a VITERBO, adesso
presso la
SMIPAR
in PISA; - la frequenza di corsi alpinistici presso
i plotoni onde abilitare il personale ad operare in
ogni condizione posta dall’ambiente montano ed a
percorrere ampie zone impervie fortemente innevate;
- l’addestramento tecnico – tattico che coniugava i
procedimenti della Truppe Alpine con quelli tipici
delle Aviotruppe. Il 1 Aprile 1964, su decisione
dello Stato Maggiore dell’Esercito, i plotoni delle
Brigate diedero vita, presso la caserma “Cadorna” in
Bolzano, alla Compagnia alpini paracadutisti del 4°
C.A. alpino, al comando del Cap. Franco CIARLETTA.
LA COMPAGNIA
ALPINI PARACADUTISTI “MONTE CERVINO”
Il 1 gennaio 1990, la
compagnia alpini paracadutisti assunse la
denominazione “Monte Cervino”, ereditando così le
gloriosissime tradizioni di ardimento, sprezzo del
pericolo e valore militare del leggendario
battaglione sciatori “Monte Cervino”, costituito nel
1915, ricostruito come reparto autonomo nel 1940 e
rivelatosi in ogni occasione tanto valoroso da
guadagnarsi una medaglia d’Oro e due d’Argento al
Valor Militare.
IL BATTAGLIONE
ALPINI PARACADUTISTI “MONTE CERVINO”
Il 14 luglio 1996 lo Stato Maggiore
dell’Esercito, nel quadro del riordinamento della
Forza Armata a seguito dei brillantissimi risultati
dagli Alpini Paracadutisti, ha elevato la compagnia
alpini paracadutisti “Monte Cervino” al rango di
battaglione. Negli ultimi anni gli alpini
paracadutisti hanno partecipato: - all’operazione
ONU “ALBATROS” in Mozambico nel 1993-1994; -
all’operazione NATO “COSTANT
GUARD” in Bosnia nel 1997; - all’operazione “FORZA
PARIS” in Sardegna nel 1997 e 1998; -
all’esercitazione NATO “STRONG RESOLVE” in Norvegia
nel 1998; - ad esercitazioni nazionali ed estere con
unità da montagna e paracadutiste di STATI UNITI,
INGHILTERRA, PORTOGALLO, GERMANIA, BELGIO, GRECIA e
ARGENTINA.
Il 4°
REGGIMENTO ALPINI PARACADUTISTI "M.CERVINO"
Il 25
settembre 2004 il battaglione entra nel ricostituito
4° reggimento alpini paracadutisti, al quale viene
consegnata la storica bandiera del 4° alpini
decorata di 2 medaglie d'oro al valor militare, 9
medaglie d'argento al valore militare, 1 medaglia di
bronzo valore militare, una medaglia la d'argento di
benemerenza, una medaglia d'argento al valor civile.
Così, il 4° rgt. alp. par. Nella sua fisionomia
“ranger” è preparato a pianificare organizzare e
condurre operazioni speciali e a svolgere i compiti
della fanteria leggera ad alto rischio. Opera di
norma a livello di plotone / compagnia in modo
complementare alle forze speciali ed è un
eccezionale concentrato di efficienza, esperienza e
prontezza concepito e addestrato per operazioni in
profondità su obiettivi di elevato valore operativo
e strategico. Rappresenta insomma una forza
rapidamente impiegabile e un sicuro fattore di
potenza se oculatamente indirizzato su obiettivi
altamente remunerativi.
RICOMPENSE DI CUI
SI FREGIA LA BANDIERA DI GUERRA DEL 4° REGGIMENTO
ALPINI PARACADUTISTI “MONTE CERVINO” CAVALIERE
ALL’ORDINE MILITARE D’ITALIA
“Nei duri cimenti della guerra, nella
tormentata trincea o nell’aspra battaglia, conobbe
ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e
tenace, domò infaticabilmente i luoghi e le fortune,
consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei
figli d’Italia (1915-1918)”
MEDAGLIA D’ORO AL
VALOR MILITARE
Battaglione
di sciatori alpini, fuso in granitico blocco di
energie e di arditismo alpino, in dodici mesi di
campagna russa ha dato ininterrotte prove di
eccezionale valore e di impareggiabile spirito di
sacrificio. Incrollabile nella difesa, impetuoso e
travolgente nell’offesa, ha sempre raggiunto le mete
indicategli. Nella grande offensiva invernale russa
scrisse fulgide pagine di gloria. Sostiene per primo
l’impeto di imponenti masse di fanteria sostenute da
unità corazzate che hanno travolto la resistenza del
Fronte, le contiene con una difesa attiva ed ardita,
le inchioda al terreno fino a quando arrivano
rinforzi che gli consentono una tregua dopo un
combattimento di due settimane compiuto senza soste,
senza riparo, in condizioni di clima eccezionalmente
avverso. Accerchiato da forze agguerrite di fanteria
e blindate, benchè ridotto a pochi superstiti in
buona parte feriti, congelati ed esausti, sostiene
una lotta disperata e con il valore di tutti ed il
sacrificio di molti, riesce a rompere il cerchio di
ferro e fuoco. In seguito continua a marciare nella
sterminata pianura nevosa, supera tutti gli ostacoli
che si frappongono al suo andare, tiene in rispetto
il nemico che lo incalza, e, sparuta scolta,
raggiunge le linee alleate in un’aurea di vittoria
uguale a quella delle più alte tradizioni alpine
della storia. (Olkawactka – quota 176 – Klinowiy –
Jahodnj – Iwanowka – quota 204 – Kolkos Selenj Iar –
Rossosch – Olkawactka, Russia, febbraio 1942 –
febbraio 1943).
MEDAGLIA
D’ARGENTO AL VALOR MILITARE
Il battaglione “Monte Cervino”, sotto
una tempesta di fuoco, stremato dal numero ma non di
forza resisteva accanitamente in grave situazione a
soverchianti forze nemiche, coprendosi di gloria a
prezzo di purissimo sangue, per la sovrumana
passione eroica dei suoi Alpini che dettero sempre
fulgido esempio del più alto spirito di sacrificio.
(Melette, 17 – 26 novembre 1917; M. Bisorte, maggio
1916; Bodrez, 15 – 18 maggio 1917; Vodice, 26 – 30
maggio 1917; M.Fior, 4 dicembre 1917).
MEDAGLIA
D’ARGENTO AL VALOR MILITARE
Durante tre mesi e in una situazione
particolarmente delicata, con mirabile spirito di
sacrificio e fede incrollabile, vincendo i rigori di
un duro inverno, manteneva il possesso di un ampio
fronte di alta montagna, aspramente conteso da forze
soverchianti. Presente ovunque, ardito nella
tormenta della montagna e nelle tormente di fuoco,
con indomito valore opponeva tenace resistenza,
stroncando l’impeto del nemico in cruenti attacchi e
piombando fulmineo sui fianchi e sul tergo
dell’avversario, rompendo le formazioni. Dimostrava
così che più che il numero e l’arma vale il
coraggio. (Fronte greco, 10 gennaio 1941 – 23 aprile
1941).
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4° Rgt Alpini Paracadutisti "Monte
Cervino"
Montorio Veronese
(VR), Caserma G. Duca
tel. 045 977572 |
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